Descrizione
Rif: Palazzo Saluzzo Paesana - Il Palazzo dei Marchesi Saluzzo di Paesana fu realizzato da Gian Giacomo Plantery fra il 1715 e il 1722 per Baldassarre Saluzzo di Paesana ed è il più vasto ed articolato palazzo Nobiliare della città. In esso sono integrate esigenze di decoro, funzioni di rappresentanza e sfruttamento razionale delle parti d’affitto. Destinato a locazione e a scuderia verso Via del Carmine, il Palazzo si affaccia su un grande Cortile d’Onore dove tutti gli elementi canonici vengono raddoppiati per affitto di lusso: doppio accesso, due scaloni d’onore, due loggiati contrapposti. L’Atrio è coperto da una tipica volta a vela lunettata che poggia esclusivamente sulle strutture del perimetro, mentre i due grandi saloni posti sopra gli atrii assolvevano la funzione di aulici vestiboli per ciascuna coppia di appartamenti. L’Appartamento Padronale dei Saluzzo, che conserva ancora oggi arredi e decori settecenteschi tra cui spiccano le volte affrescate e le sovraporte del Guidobono, è dal 2008 proprietà di tre famiglie torinesi che hanno deciso di restituirlo alla Città attraverso l’organizzazione di eventi privati, aziendali e culturali, nello stesso spirito della famiglia dei Saluzzo di Paesana. L’Appartamento consta di una superficie di 560 mq divisi nei seguenti ambienti principali: - Vestibolo (3.70x3.00) e Atrio (7.50x7.20): ambiente di accesso all’Appartamento, un tempo gabinetto di toeletta della Contessa di Paesana, comunicante con l’atrio di distribuzione dell’Appartamento, originariamente camera da letto della Contessa di Paesana affrescata con il “Giudizio di Paride” - Sala dei Busti (7.50x7.50): grande salone dall’aspetto monumentale, che separava l’appartamento femminile da quello principale, rimaneggiato alla fine dell’Ottocento al seguito della restituzione dell’antico titolo di Marchesi di Saluzzo avvenuto nel 1879 e dominato dall’affresco che raffigura la Fama coronata dal Tempo - Camera di Parata (7.50x7.50): unico ambiente a non avere subito modifiche sostanziali durante i secoli. L’ambiente, che costituisce l’interno più sfarzoso del Palazzo, è decorato da tre sovrapporta e un affresco a tutta volta, capolavori dell’artista D. Guidobono - Sala del Consiglio (7.50x5.50): unico ambiente ad avere conservato il ricco mobilio settecentesco, la Sala era utilizzata per diversi momenti di vita privata dei padroni di casa. - Sala della Cassaforte (3.60x4.40) e Biblioteca (3.60x4.40): gli ambienti privati del conte Baldassarre, unici superstiti nel loro genere ad aver mantenuto tracce decorative riguardanti la loro antica funzione. - Salotto giallo (7.50x4.70): un tempo separato in due ambienti privati dedicati alla Contessa di Paesana, è ora adibito a ufficio di rappresentanza - Sale Private (4.90x7.60): un tempo camere private, ora destinate ad ospitare i fornitori di servizi di catering.
Per informazioni:
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