Descrizione
è un progetto edilizio situato in un contesto particolarmente tranquillo alle spalle del lungomare della nota località marittima toscana e sottostante la strada Panoramica. Castiglione della Pescaia il sito marittimo per eccellenza della Maremma toscana impreziosito dal suo borgo medioevale e dalle acque cristalline che bagnano le sue spiagge sempre in perfette condizioni ed intervallate da piacevoli banchi di scogli autoctoni…. Castiglione della Pescaia è certamente la località turistica che più è cresciuta negli ultimi decenni su tutta la costa toscana grazie all’altissimo riscontro paesaggistico ed ambientale da sempre valorizzato da un’attenta gestione territoriale da parte della funzione pubblica, alle vicine infrastrutture portuali e sportive che offre l’esclusiva frazione di Punta Ala ed alla non meno importante offerta enogastronomica anche questa di eccellente livello con importanti cantine vinicole alle porte del paese.
Il progetto prende la sua ispirazione dal luogo nel quale va ad esprimere il suo “essere” oggetto architettonico: involucro edilizio fatto di materia e di colore. L’ubicazione del lotto, ai piedi dei rilievi pedecollinari che portano al mare, e la sua forma allungata che segue le curve di livello, schiacciata tra il piede dei rilievi e la strada, sono due dei principali elementi da cui è scaturito un progetto che vuole enfatizzare in ogni suo elemento l’orizzontalità: schiacciandosi ed allungandosi parallelamente al terreno per esaltare la predominanza dei rilievi, ricalcando la linea orizzontale del mare. Grande protagonista del progetto è la torre centrale in pietra (senza merlatura perché siamo nella città moderna) che richiama il castello anche visivamente.
Sono questi due elementi: il versante pedecollinare ed il mare, che guidano in ogni sua sfaccettatura l’idea progettuale, nella forma architettonica e nei materiali. La posizione del lotto, eccentrica rispetto ad una via secondaria che conduce perpendicolarmente alla spiaggia, suggerisce la scelta di dividere asimmetricamente l’edificio, andando a realizzare due corpi di fabbrica. L’edificio è così pensato perché, se il primo corpo si allaccia visivamente al versante fortemente antropizzato di Poggio alle Trincee, che si trova alla destra del fabbricato verso il paese, l’altro corpo lascia più spazio al “vuoto”, al verde ed al tramonto, assecondando il naturale degradare del versante di sinistra, meno antropizzato dell’altro, allo scopo di ricucire in se stesso l’immagine così diversa delle due parti del versante. Anche le opere di sistemazione esterna, che consistono in una “cascata” di fioriere, piantumate con essenze di macchia mediterranea, sfalsate in pianta, oltre a creare una suggestiva quinta di verde alle terrazze del fabbricato, consentono con il loro andamento altimetrico, un raccordo morbido e graduale tra il pendio naturale e il fabbricato stesso. L’orizzontalità si ritrova in tutte le scelte progettuali: la copertura piana del tetto giardino, i pieni e i vuoti delle logge e delle terrazze, i parapetti “vuoti” intervallati da grandi persiane scorrevoli frangisole, interrotta dalla congiunzione sfalsata della torre in pietra contraddistinta da una feritoia a tutta altezza in vetro continuo, sottolineato anche dal cambio di materiale. Ed è proprio il materiale: “la materia dell’architettura”, che plasma l’involucro edilizio. Ancora una volta il richiamo ai rilievi e al mare, che suggeriscono l’uso della pietra e del vetro, dell’opaco e della trasparenza, del pieno e del vuoto. La pietra della torre si lega al terreno con un duplice richiamo: quello del luogo, tramite l’uso della pietra locale e quello della tradizione, mediante la posa della muratura a “filaretto” strettamente legata al territorio.
Ai piani abitativi l’uso dell’intonaco stacca ed alleggerisce la composizione architettonica e si pone come materiale di passaggio tra la pietra ed il vetro. Altri giochi di alternanza tra pietra ed intonaco danno vita ad un movimento plastico della facciata e del tetto-giardino a corredo degli attici. Anche le scale in facciata tergale, che dal piano secondo raggiungono il tetto-giardino sono parte integrante della composizione.
L’esclusivo complesso residenziale si comporrà al piano terra e rialzato di posti auto a corredo delle unità abitative e due appartamenti con giardino esclusivo che consentiranno un accesso autonomo alla proprietà. Altri due appartamenti al piano primo che avranno accesso dalla scala nella torre, fornita comunque di ascensore, mediante il passaggio autonomo dalle terrazze. Al piano secondo e attico due grandi proprietà abitative dotate di terrazza giardino panoramica.
Tutte le unità otterranno la certificazione energetica in classe A, garanzia di una costruzione progettata e realizzata con i migliori criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. La certificazione energetica classe A non solo attesta e garantisce la riduzione dei consumi energetici, ma assicura anche la creazione di un microclima ottimale all’interno degli edifici, studiato per garantire comfort e benessere a chi vi abita, attraverso la presenza di diversi fattori concomitanti come l’isolamento dell’involucro dell’edificio e l’efficiente impianto di riscaldamento.