Descrizione
Nel cuore di Sizzano, incantevole paese famoso per il suo vino pregiato, proponiamo in vendita intero palazzo storico. L'immobile, caratterizzato da linee neoclassiche, risale al primo Ottocento nella forma attuale, ma originariamente parte della struttura era presente a Sizzano già centinaia di anni prima. All' interno della struttura a 'L' si può ammirare un grazioso giardino all' italiana, che si apre dietro al palazzo, ricco di camelie e rododendri ed adorno di statue e fontane in pietra. La parte abitativa del palazzo di circa 1350 mq si sviluppa su tre piani fuori terra ed affaccia su circa 1900 mq di parco. Un rustico cortile in ciottolato, conduce a un ampio salone di 140 mq, caratterizzato da un monumentale torchio a vite in legno e ad altre piccole sale ideali per ospitare ricevimenti ed eventi, immersi in una cornice storica ineguagliabile. I bellissimi saloni al piano nobile, in parte affrescati e comunicanti, sono indicati per eventi più sontuosi. Il vasto parco ed il romantico porticato incorniciato da un glicine secolare, offrono una location perfetta per allestire un elegante ricevimento all’aria aperta durante la bella stagione. Le sue cantine, sono state per secoli fondamentale luogo di produzione del vino di queste famose colline, Il "Sizzano" appunto. Tale immobile potrebbe essere oggi una location stupenda per matrimoni, banchetti, meetings e serate di gala.
Sizzano è un paese molto antico. Nei vecchi documenti è citato con diversi nomi: Sitianum, Siccianum (Azario), Sicianium, Sectianum (Bescapé, Cerutti). Sizzano era già un paese "ragguardevolissimo" al tempo dei romani e, ancora di più, dopo l'introduzione del cristianesimo, quando viene definito "cospicuo" (Rolandi). In particolare, il reperto più antico che documenta l'esistenza di Sizzano è una lapide, trovata nel 1667 durante i lavori di costruzione della chiesa parrocchiale e poi murata all'interno della facciata. Reca da un lato una iscrizione romana che ricorda che tale Tito Tullio Maggiore aveva provveduto a restaurare un bagno (terme?) già esistente. Dall'altro lato della stessa lapide fu scolpita, in epoca successiva, quando si era già diffusa nella zona la religione cristiana, una scritta per segnalare il luogo di sepoltura di una nobile bambina vissuta solo un anno, dieci mesi e ventitré giorni. Durante l'Alto Medioevo, S. Adalgisio di Novara, che fu il 32º vescovo di Novara, nell'840 assegnò alla Chiesa Cattedrale di Novara, la decima di Sizzano (Bescapè). Vale la pena ricordare che questa decima, pagata con una fornitura di vino alla Curia, è giunta fino ai nostri giorni essendo stata abolita solamente nel 1974 con decreto del vescovo Aldo Del Monte e per interessamento dell'allora sindaco Cav. Severino Pizzetti.
