Descrizione
Non sappiamo se i Traci, i Greci ei Romani attraversarono qui il delta del Danubio; il canale dell'acqua Sulina allora aveva più meandri di adesso, forse anche un basso flusso. I Bizantini la chiamarono Salina, i cartografi italiani la collocarono nelle loro carte fin dal XIV-XV secolo, poi i Turchi utilizzarono spesso questa via d'acqua, che divenne la più facilmente navigabile dell'epoca. Nel 1800 rumeni, turchi, greci, ebrei, armeni, russi e italiani convivevano e crearono il carattere della zona, che ispirò Jean Bart, il fondatore della letteratura marittima e fluviale rumena, a chiamare la sua città - e il suo famoso romanzo - Europolis (l'avrebbe chiamata Cosmopolis ma il termine era già stato usato). Il piccolo porto di allora ha lasciato il posto oggi ad un immaginario collettivo splendidamente sfruttato da questa proprietà, in quanto questa casa che proponiamo può diventare un grande rifugio nella natura per la famiglia e gli amici. Completamente ristrutturato nel 2017, l'edificio dispone di 17 camere con bagno en suite, 4 terrazzi e spazi comuni e di servizio su 3 livelli. È la proprietà più vicina all'area protetta dell'UNESCO a Sulina, con 40 km di spiaggia vergine tra la nuova spiaggia (rinnovata e curata in modo impeccabile nel 2017) e il centro città. Il verde vivido, traboccante e ampio all'esterno trova la sua controparte negli interni calmi, luminosi e spaziosi. Il design è vagamente rustico e conserva spazi dove la luce lascia il posto a volumi, colori, texture. La casa offre il tempo ai margini del Delta ma anche curiose storie urbane come quella del vecchio faro dove Jean Bart aveva il suo studio o il cimitero marittimo, unico in Europa e dove cristiani, musulmani ed ebrei trascorrono la loro eternità. Sui canali, il fremito dell'acqua mossa dalle barche tra i canneti produce sbattimenti d'ali, mormorii e brevi voli che invitano i turisti a misteriose passeggiate.